QUEL CHE NUOCE VERAMENTE
Il 9 aprile 1935 l'allora Sottosegretario del Ministero dell'Interno Buffarini-Guidi emanò una circolare che metteva al bando il culto delle chiese pentecostali. Testualmente la circolare diceva tra l'altro: "Il culto professato dalle anzidette associazioni... si estrinseca e si concreta in pratiche religiose contrarie all'ordine sociale e nocive dell'integrità fisica e psichica della razza".
In conseguenza di tale disposizione furono chiusi i locali di culto e iniziò una vera e propria persecuzione contro i pentecostali con arresti, deportazioni, misure di confino. La circolare rimase in vigore anche dopo la caduta del fascismo e solo il 16 aprile 1955 fu revocata. In questi giorni si tengono un Convegno presso il Senato della Repubblica e un Culto di Ringraziamento a Napoli per ricordare l'evento.
Lo storico G. Peyrot definì l'emanazione di questa circolare come "il più grave provvedimento di intolleranza religiosa che sia stato mai emanato in Italia dopo l’epopea risorgimentale".
La circolare definiva il culto pentecostale come qualcosa di "nocivo". Ma quello che è veramente nocivo non è il culto reso al Signore o l'annuncio della Buona Novella di Gesù, ma il peccato. E' il peccato che rovina in molti casi l'integrità fisica della persona, è il peccato che altera e a volte distrugge la psiche di un individuo. "Il peccato è la vergogna dei popoli" (Prov. 14:34); il peccato non nuoce solo ad una razza o ad una categoria di persone, ma a tutti, indistintamente.
Purtroppo il peccato non si può eliminare con un semplice provvedimento legislativo. Sono necessarie la grazia e la potenza di Dio perchè esso possa cessare di esercitare il suo potere sull'uomo. Per questo Gesù è venuto sulla terra.
Grazie al suo sacrificio sulla croce Egli si è caricato della condanna dovuta a tutti gli uomini e ci ha liberato dalla schiavitù del peccato: "Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Rom. 6:23).
Per una conoscenza più completa delle conseguenze della circolare e delle azioni che hanno portato alla sua revoca, clicca qui.
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