Quando siamo nelle tenebre
Nella Bibbia le tenebre sono spesso il simbolo del male, del peccato, dell'ignoranza. Le tenebre si contrappongono alla luce, che è Gesù (Giov. 8:12).
Ma in Isaia 50:10 il significato di questo termine è diverso: "Chi è tra voi che tema l´Eterno, che ascolti la voce del servo di lui? Benché cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome dell´Eterno, e si appoggi sul suo Dio!"
Qui le tenebre rappresentano la mancanza di chiarezza nelle vicende della propria vita; l'impossibilità di discernere in modo adeguato la via da seguire, le scelte da fare: l'incapacità di scorgere le prospettive del proprio futuro. Mentre le tenebre del peccato non appartengono a chi è figlio di Dio, l'oscurità del contesto della propria vita può caratterizzare per qualche tempo anche la vita del credente.
Il consiglio divino è: "Confidi nel nome del Signore e si appoggi sul suo Dio!"
Significa abbandonarsi fiduciosamente nel Signore, con la certezza che Egli, nostro Padre celeste, sa ogni cosa e vede ogni cosa; discerne il presente e il futuro senza alcuna limitazione e può operare per il nostro bene.
Come il non vedente si appoggia fiduciosamente alla propria guida o il pilota si affida agli strumenti di bordo anche in mezzo alle tenebre più fitte, così il credente si appoggia sul suo Signore e crede che il Signore saprà condurlo e saprà tirarlo fuori dal buio per fargli rivedere la luce della sua presenza che tornerà ad illuminare il suo cammino.
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