PURCHE’ LA CAMERA SIA PULITA...

Un recente sondaggio condotto sulla pulizia degli hotel ha rivelato che gli alberghi di Palermo sono ai primissimi posti in questa speciale graduatoria. In Italia solo Torino è davanti e in Europa sono poche le città che superano Palermo. Naturalmente la notizia ci fa piacere, ma ci sembra anche un po’ curiosa, dato che la nostra città, fuori degli alberghi, non brilla certo per pulizia… Anche quando il servizio di raccolta dei rifiuti funziona a regime, il decoro e l’igiene della città lasciano alquanto a desiderare. Non sappiamo in che posto si colloca Palermo in questa classifica, ma certamente non al secondo posto!

Il problema dell’igiene era molto sentito anche ai tempi di Gesù. Scribi e Farisei, cultori della tradizione degli anziani, erano molto solerti nel lavare le mani e le suppellettili prima di mangiare, andando molto al di là di quello che la legge mosaica prescriveva a tale riguardo. Gesù fece notare più volte la loro incoerenza, mettendo in risalto il fatto si preoccupavano di questioni marginali, tralasciando quelle più importanti: “Come sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra!” (Mar. 7:9).

Ponevano molta cura nel lavare piatti e stoviglie, ma non si curavano di avere un cuore netto e una coscienza pulita (Matt. 23:25-28).

Certo, non è che si può auspicare che le camere degli alberghi siano meno pulite per adattarsi all’ambiente esterno; sarebbe meglio semmai che l’ambiente esterno fosse di uno standard più elevato. In tal modo l’ospite della nostra città non avrebbe la sensazione di passare "dalle stelle alle stalle" uscendo dal proprio albergo.

Così come sarebbe auspicabile che ogni credente fosse santo dentro e fuori la chiesa, con dei buoni sentimenti non solo mentre eleva canti e preghiere al Signore, ma anche quando è in casa, quando è al lavoro, quando si confronta con i tanti problemi della vita quotidiana.